sabato 31 marzo 2012
domenica 25 marzo 2012
venerdì 23 marzo 2012
Atlantide ritrovata: l'universo a cui dar voce
«Possedevano ricchezze così ingenti come mai prima d'ora ve ne furono in alcuna dominazione di re e come è improbabile che potranno esservene in futuro, e disponevano di tutto ciò di cui potevano aver bisogno, sia nelle città sia nelle campagne. (...) L'isola forniva alle arti tutto il materiale onde abbisognavano; nutriva un gran numero di animali domestici e di bestie selvagge (...) dava pastura agli animali degli stagni, dei laghi e dei fiumi, a quelli delle montagne e dei piani... Produceva e manteneva tutti i profumi che la terra produce oggi in diverse contrade e cioè radici, erbe, piante, succhi scorrenti dai fiori o dai frutti».
E' così che Platone, all'interno di due suoi Dialoghi (il Timeo e il Crizia), ci descrive Atlantide, il continente che, secondo la leggenda, sconvolto da un cataclisma scomparve inghiottito da quel mare che da esso prende il nome.
Per migliaia di anni si è andati alla ricerca dei resti di quella rigogliosa terra, si sono esposte teorie, avanzate ipotesi, ma a tutt'oggi non sappiamo con certezza se Atlantide sia realmente esistita; quel che sappiamo con altrettanta sicurezza è che noi, gli uomini del futuro, stiamo vivendo un presente che dei fasti di Atlantide poco ricorda.
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