Bangkok, Capitale Mondiale del Libro 2013
«Eletta Capitale Mondiale del Libro per il 2013, raccoglie il testimone da Yerevan, in Armenia. Per tutto l’anno, a partire dal 23 aprile, eletta giornata del libro e del diritto d'autore dall'Unesco, convegni manifestazioni e festival letterari».
La lettura è servita
È chiamata anche “città degli angeli” ma tutti la conoscono come Bangkok, capitale della Thailandia, il cui nome è composto da Bang, villaggio sul fiume, e Kok, olivo selvatico. Questo secoli fa, perché oggi “la città degli angeli” non è più un piccolo centro portuale sul fiume Chao Phraya, ma una metropoli di circa 10 milioni di abitanti che racchiude in sé un’anima cosmopolita e si divide tra passato e futuro. Centro economico nevralgico, è uno dei poli culturali più attivi al mondo: ne sono testimoni le sue università ma anche i suoi teatri e musei. Ed è proprio per questa sua vivacità intellettuale che Bangkok è stata insignita del titolo di Capitale mondiale del libro 2013 da parte dell’Unesco.
Per 12 mesi, a partire dal 23 aprile, giorno proclamato dalla stessa Unesco Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, la capitale thailandese sarà promotrice di convegni, manifestazioni, e rassegne aventi per protagonisti i libri e la lettura; cosa non nuova per Bangkok, che ha ricevuto il riconoscimento proprio per aver favorito «lo sviluppo della lettura per tutti».
Nella metropoli asiatica l’industria libraria è molto florida: decine di librerie costellano la città, per non parlare di biblioteche e caffè letterari. Pausa caffè e buone letture è la parola d’ordine, e così si può trascorrere un pomeriggio alla Library Café, con connessione wi-fi gratis, oppure alla Neilson Hays Library, che ogni anno organizza il Word Play, il festival letterario nel quale i cittadini possono incontrare gli autori più importanti del panorama thailandese e internazionale.
Per 12 mesi, a partire dal 23 aprile, giorno proclamato dalla stessa Unesco Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, la capitale thailandese sarà promotrice di convegni, manifestazioni, e rassegne aventi per protagonisti i libri e la lettura; cosa non nuova per Bangkok, che ha ricevuto il riconoscimento proprio per aver favorito «lo sviluppo della lettura per tutti».
Nella metropoli asiatica l’industria libraria è molto florida: decine di librerie costellano la città, per non parlare di biblioteche e caffè letterari. Pausa caffè e buone letture è la parola d’ordine, e così si può trascorrere un pomeriggio alla Library Café, con connessione wi-fi gratis, oppure alla Neilson Hays Library, che ogni anno organizza il Word Play, il festival letterario nel quale i cittadini possono incontrare gli autori più importanti del panorama thailandese e internazionale.
La cultura a chilometri zero
In realtà il suo nome completo originale è: «Città degli angeli, la grande città, la città della gioia eterna, la città impenetrabile del dio Indra, la magnifica capitale del mondo dotata di gemme preziose, la città felice, che abbonda nel colossale Palazzo Reale, il quale è simile alla casa divina dove regnano gli dei reincarnati, una città benedettada Indra e costruita per Vishnukam». 190 caratteri, così tanti da farla entrare nel Guinness dei Primati come il nome più lungo al mondo di una città. Frenetica, tradizionalista, spirituale, Bangkok è anche una città la cui architettura moderna gareggia con quella delle più grandi metropoli occidentali. La sensibilità per l’ecologia, però, si sta facendo strada anche qui, e ne è testimone la Old Market Library, una biblioteca eco-sostenibile realizzata nel 2009, utilizzando solo materiale a chilometri zeroo riciclato, e coinvolgendo la popolazione locale nella sua costruzione, così da consolidare il sentimento di appartenenza. (Tratto da 50&Più, n. 4 Aprile 2013)
Tra memoria e futuro
«Con “ITALY in US 2013”
gli Stati Uniti dedicano un intero anno di eventi alla cultura,
all’arte, alla tradizione del nostro Paese. Senza tralasciare
riconoscimenti alle nuove generazioni nostrane per il contributo che
stanno dando allo sviluppo tecnologico e alla ricerca»
C'è Verdi con la sua
musica impareggiabile e Caravaggio che racconta la propria vita
mettendo in mostra i suoi capolavori; ci sono anche Machiavelli,
chiamato a festeggiare i 500 anni dalla stesura de Il Principe,
e Dante, impegnato nel lungo viaggio dentro se stesso. Ma non mancano
i grandi protagonisti del cinema italiano né i brand che hanno fatto
primeggiare il made in Italy nel mondo, accompagnati da tanti
giovani, più certezze che speranze. E poi tutti a gustare le
prelibatezze della nostra tavola, annaffiate con i prestigiosi vini
del Belpaese.
Una grande festa? Di più,
una celebrazione della cultura e della tradizione italiana senza
dimenticare le nuove generazioni, le eccellenze che fanno da volano
per il nostro futuro tecnologico e di ricerca. Titolo dello
“spettacolo”: Italy in Us 2013 - Anno Della Cultura Italiana
negli Stati Uniti; palcoscenico: 40 città statunitensi; le date:
tutto il 2013.
Una straordinaria
promozione negli Stati Uniti del nostro Paese, di tutto quel
patrimonio storico-artistico che ci rappresenta nel mondo, ma anche
una vetrina delle risorse nostrane impegnate a valorizzare le realtà
contemporanee e a confermare l’eccellenza dei nostri marchi, da
sempre biglietto da visita di un mondo fatto di gusto e raffinatezza.
Quaranta le città
statunitensi impegnate nel progetto; tra le più rappresentative,
oltre Washington e New York, ci sono Boston, Chicago, Detroit,
Houston, Los Angeles, Miami, Philadelphia, San Francisco. Settanta
sono, invece, le istituzioni culturali coinvolte e 180 gli eventi in
programma. Nove le aree tematiche: arte, musica, teatro, patrimonio
architettonico e paesaggistico, cinema, letteratura, scienza, design,
moda, cultura alimentare. Il tutto tenuto insieme da un unico filo
conduttore: Ricerca-Scoperta-Innovazione, perché il nostro Paese non
è solo “memoria” da preservare ma anche futuro da scoprire.
A Washington, Michelangelo ha fatto il bis con l'Apollo-Davide
Michelangelo: Apollo-Davide |
Era già accaduto nel 1949, quando la National Gallery of Art di Washington la ospitò quale simbolo di gratitudine del nostro Paese nei confronti degli Usa per gli aiuti ricevuti nel dopoguerra; si replica nel 2013, a conferma di un rafforzamento dei legami culturali e di amicizia tra le due Nazioni. Si tratta dell’Apollo-Davide di Michelangelo, la scultura esposta al Museo del Bargello di Firenze, che per Italy in us 2013 ha “traslocato” a Washington.
Il capolavoro michelangiolesco ha avuto altri prestigiosi “compagni di viaggio” tra cui il Codice sul Volo di Leonardo, e le opere di Caravaggio, De Chirico e Morandi. (Tratto da 50&Più, n. 2 Febbraio 2013)
Per saperne di più: www.italyinus2013.org
Il capolavoro michelangiolesco ha avuto altri prestigiosi “compagni di viaggio” tra cui il Codice sul Volo di Leonardo, e le opere di Caravaggio, De Chirico e Morandi. (Tratto da 50&Più, n. 2 Febbraio 2013)
Per saperne di più: www.italyinus2013.org
Il volto nascosto di Marsiglia
Eletta Capitale europea della Cultura
per il 2013, il capoluogo della Provenza si prepara ad accogliere nel
corso dell'anno, milioni di visitatori pronti a scoprire la città,
tra un festival, una mostra d’arte ed un concerto.
I suoi colori sono intrappolati nel
pennello dei più grandi pittori del XIX secolo, che da questa terra
hanno tratto ispirazione per i loro capolavori; i suoi profumi sono
racchiusi nelle distese di lavanda, che ricoprono la terra come fosse
un morbido manto sotto il quale ferve la vita. La Provenza si
presenta così, un insieme di arte, storia, letteratura e natura, che
quest’anno ha avuto un riconoscimento ufficiale dall’Unione
europea. Marsiglia, infatti, è stata designata Capitale europea
della Cultura per il 2013, e con essa altri 97 comuni della Provenza
tra cui Arles, Aubagne, Aix-en-Provence, Salon de Provence. Un
riconoscimento che permetterà a tutta l’area di essere sulla
ribalta internazionale per un anno intero, mostrando al mondo un
caleidoscopio di appuntamenti. Si è iniziato il 12 e 13 gennaio con
la cerimonia d’apertura e con spettacoli e fuochi d’artificio che
hanno coinvolto non soltanto Marsiglia, ma anche Aix-en-Provence e
Arles.
Mostre, festival, spettacoli teatrali e
di danza, concerti, itinerari enogastronomici si dispiegheranno lungo
tutto il 2013, con un unico denominatore: il Mediterraneo.
Tra le mostre d’arte, una su tutte:
L’orientalismo in Europa, da Delacroix a Matisse, in
programma dal 26 maggio al 28 agosto presso il Centre de la Vieille
Charité: 120 opere provenienti dai più importanti musei
internazionali per celebrare l’influenza che ebbe l’Oriente
sull’arte dei grandi maestri.
Da settembre a dicembre, invece, un
viaggio innovativo tra i volti nascosti di Marsiglia e della
Provenza: una “degustazione” delle bellezze poco note di un
angolo di Mediterraneo ancora tutto da scoprire.
L’Italia
dovrà attendere il 2019
per vestire nuovamente i panni di Capitale europea della Cultura. Il
titolo verrà diviso con la Bulgaria.
Finora sono state 3 le città italiane
elette: Firenze nel 1986, Bologna nel 2000, Genova nel 2004.
Košice:piccoli gioielli emergono
Cattedrale di Santa Elisabetta |
Non solo Marsiglia e la
Provenza ma
anche Košice vestirà i panni di regina europea della Cultura, per
questo 2013. Seconda città della Slovacchia per grandezza (la prima
è Bratislava), Košice è un insieme di gioielli
architettonici che
affondano le loro radici tra il XII e il XVIII secolo, come la
fortezza
di Spis, tra le più grandi dell’Europa centrale, e la
cattedrale di Santa Elisabetta,
in stile gotico.
Nutrito il programma di eventi (circa 120) che prenderanno il via il
18 gennaio con
la cerimonia ufficiale d’apertura, e avranno come
tema Prima e dopo la fine del mondo. Tra tutti da
segnalare l’intero mese di agosto dedicato alla ricerca
storica e alla memoria della città, lungo
il percorso “Come
eravamo”.
La chiusura dell’Anno europeo si terrà il 13
dicembre.
Per saperne di più: www.marseille2013.com
www.kosice2013.sk
Roma, Città Natale d'Europa
La Città Eterna si veste a festa...
Incontri e concerti ispirati al Vecchio Continente: quest'anno la Città Eterna trascorre in modo diverso, le festività natalizie e lo fa all'insegna delle tradizioni europee.
Roma Città Natale d'Europa conterrà una serie di eventi che si snoderanno fino all'8 gennaio, nelle principali strade e piazze del centro e non solo.
«A Natale le diverse tradizioni dei popoli d'Europa ci parlano di radici e identità comuni, che si intrecciano e vedono nella celebrazione di questa festa un momento di reale integrazione e amicizia - ha dichiarato Federico Rocca, delegato del Sindaco ai rapporti con l'Unione Europea e i cittadini neocomunitari -. Da qui nasce l'idea di realizzare con l'Assessorato alle Politiche Culturali di Roma Capitale, un progetto che permetta di animare la strade, le piazze, con gruppi ed artisti provenienti da diversi paesi d'Europa, dalla Scozia alla Romania, dalla Bulgaria all'Irlanda, unendo in un ideale percorso culturale e tradizionale il Gospel con le cornamuse, i cori con l'originalità dei giovani dell'Orchestralunata. Spettacoli veloci, semplici ma significativi, curati in ogni particolare con adeguati allestimenti, in collaborazione con gruppi di artisti sia italiani che di vari paesi d'Europa. Occasioni per rendere le strade della città più luminose, più vive, più natalizie, ma anche per far incontrare persone».
Tra gli eventi di Roma Città Natale d'Europa, la kermesse di musica e canti promossa dall'Associazione dei Romeni in Italia, che si esibirà in una serie di rappresentazioni artistiche e di musica folkloristica romena. Ancora musica con l'Orchestralunata, un gruppo di giovani musicisti tra i 7 e i 18 anni che attraverso una miscela di sonorità mediterranee e ritmi balcanici lanciano un messaggio alla vita semplice e alla riscoperta delle tradizioni.
Sonorità d'oltremanica, invece, per City of Rome Pipe Band, 10 elementi con tanto di kilt e cornamuse, che fanno vivere la musica tradizionale scozzese.
Musica celtica e rievocazione storica con gli strumenti classici irlandesi, invece, per il gruppo The Shire. Violino, flauto, whistle, concertina e cornamusa, accompagnati dalla chitarra, per uno spettacolo che alterna atmosfere evocative a ritmi di danza coinvolgenti.
Gospel per i 7 Hills Gospel Choir. Nati presso l'Università Popolare di Roma, annoverano al loro interno componenti provenienti dalla musica classica, lirica e moderna.
«A Natale le diverse tradizioni dei popoli d'Europa ci parlano di radici e identità comuni, che si intrecciano e vedono nella celebrazione di questa festa un momento di reale integrazione e amicizia - ha dichiarato Federico Rocca, delegato del Sindaco ai rapporti con l'Unione Europea e i cittadini neocomunitari -. Da qui nasce l'idea di realizzare con l'Assessorato alle Politiche Culturali di Roma Capitale, un progetto che permetta di animare la strade, le piazze, con gruppi ed artisti provenienti da diversi paesi d'Europa, dalla Scozia alla Romania, dalla Bulgaria all'Irlanda, unendo in un ideale percorso culturale e tradizionale il Gospel con le cornamuse, i cori con l'originalità dei giovani dell'Orchestralunata. Spettacoli veloci, semplici ma significativi, curati in ogni particolare con adeguati allestimenti, in collaborazione con gruppi di artisti sia italiani che di vari paesi d'Europa. Occasioni per rendere le strade della città più luminose, più vive, più natalizie, ma anche per far incontrare persone».
Tra gli eventi di Roma Città Natale d'Europa, la kermesse di musica e canti promossa dall'Associazione dei Romeni in Italia, che si esibirà in una serie di rappresentazioni artistiche e di musica folkloristica romena. Ancora musica con l'Orchestralunata, un gruppo di giovani musicisti tra i 7 e i 18 anni che attraverso una miscela di sonorità mediterranee e ritmi balcanici lanciano un messaggio alla vita semplice e alla riscoperta delle tradizioni.
Sonorità d'oltremanica, invece, per City of Rome Pipe Band, 10 elementi con tanto di kilt e cornamuse, che fanno vivere la musica tradizionale scozzese.
Musica celtica e rievocazione storica con gli strumenti classici irlandesi, invece, per il gruppo The Shire. Violino, flauto, whistle, concertina e cornamusa, accompagnati dalla chitarra, per uno spettacolo che alterna atmosfere evocative a ritmi di danza coinvolgenti.
Gospel per i 7 Hills Gospel Choir. Nati presso l'Università Popolare di Roma, annoverano al loro interno componenti provenienti dalla musica classica, lirica e moderna.
Per saperne di più: www.comune.roma.it
Along the River, la mostra fotografica di Stephanie Gengotti
Idroscalo di Ostia, un mondo dove tutto è ancora possibile
Strade allagate, case fatiscenti invase dalle acque del fiume in piena, schiaffeggiate dalle onde del mare che tenta di riappropriarsi di uno spazio vitale che l'uomo gli ha sottratto anni fa.
L'idroscalo di Ostia, vicino Roma, racconta una storia di povertà, di sopravvivenza, ma anche di impegno, di dignità, di caparbietà e forza di circa 500 famiglie che da tre generazioni occupano il territorio demaniale sul quale sorge un quartiere, famiglie che malgrado tutto, continuano a lottare per poter vivere e non solo sopravvivere.
Idroscalo di Ostia - Mareggiata (Foto Stephanie Gengotti) |
Nel corso degli anni gli abitanti di questo fazzoletto di terra, posto alla foce del Tevere, si sono impegnati a rendere vivibile il loro quartiere: hanno ottenuto l'acqua potabile, la corrente elettrica, una strada che li unisse alla città, una linea di autobus che quella strada la percorresse.
Una lotta intrapresa giorno dopo giorno, nonostante la minaccia di sgombero della zona da parte delle autorità a seguito dell'annunciato ampliamento del vicino porto di Ostia, costruito nove anni fa. Una nuova emergenza, questa, che ha indotto i residenti a non investire più nelle loro abitazioni, accentuando il degrado della zona, in attesa di una chiarificazione che tarda ad arrivare.
Sacchi di sabbia per arginare la piena del Tevere (Foto S. Gengotti) |
Lo scorrere dell'esistenza all'Idroscalo di Ostia è stata mirabilmente colta dall'obiettivo di Stephanie Gengotti, che ha documentato con scatti intensi la vita della piccola comunità, che si snoda tra speranze e realtà, tra desiderio di cambiamento e voglia di non rinnegare le proprie radici.
Una vita di ricordi: Melania, 47 anni, da 12 all'Idroscalo (Foto S. Gengotti) |
Le immagini scattate da Stephanie all'idroscalo di Ostia possono essere ammirate nella mostra itinerante Along the river, ora allestita presso la Fnac Milano, fino al 22 febbraio. Con esse, l'autrice si è aggiudicata il concorso “Attenzione Talento fotografico Fnac” il premio internazionale che ogni anno seleziona e promuove un giovane talento della fotografia.
Una vita di ricordi: Ida, 72 anni, da 20 all'Idroscalo (Foto S. Gengotti) |
Per saperne di più: "Along the River" di Stephanie Gengotti
Fnac Milano - Via Torino (angolo Via della Palla)
Telefono: 02 869541
Orari d'apertura: Lunedì-Sabato 9.30 - 20.00
Domenica 10.00 - 20.00 (Ingresso gratuito)
FINO AL 22 FEBBRAIO
A Bologna dal 3 al 13 Febbraio "Arte e Scienza in piazza"
E tu, sei pronto per il futuro?
Sono oltre cento gli eventi che dal 3 al 13 febbraio animeranno il centro di Bologna e coinvolgeranno il pubblico di ogni età ma soprattutto i giovani. Mostre, spettacoli, incontri con grandi nomi del panorama scientifico e culturale, laboratori didattici e sperimentali sul tema dell'arte e della scienza andranno a comporre ARTE E SCIENZA IN PIAZZA™ la grande manifestazione di diffusione della cultura scientifica che si svolgerà a Palazzo Re Enzo e Palazzo D’Accursio.
Ricco il programma della manifestazione:
(©Iguanapress) |
Ricco il programma della manifestazione:
(Foto Uff. Stampa Arte e Scienza in Piazza) |
Una sezione specifica della manifestazione - realizzata grazie a START. Laboratorio di Culture Creative - è uno spazio espositivo interattivo dedicato alla diffusione della cultura scientifica e artistica, alla conoscenza e alla creatività, per bambini e ragazzi dai 2 ai 13 anni e per le loro famiglie. START, inaugurato a novembre 2010, è un progetto permanente del Comune di Bologna e della Fondazione “Marino Golinelli”. Diventerà dal 3 al 13 febbraio il children’s center di Arte e Scienza in Piazza con percorsi per chi muove i primi passi nella scienza (a partire dai due anni): il baby planetario, i laboratori di robotica e gioco e quelli di cucina creativa, i giochi per la mente, e ancora mostre e percorsi per stimolare la curiosità di piccoli e adulti.
HAPPY TECH, MACCHINE DAL VOLTO UMANO, una nuova mostra di arte e scienza che verterà sul nostro rapporto con le nuove tecnologie. Opere di autori di fama internazionale come Bill Viola, Candida Höfer, Vik Muniz, Thomas Ruff, Tony Oursler, Alfredo Jaar, Cao Fei, Tony Cragg, Martino Gamper, Armin Linke, Marc Napier, Pipilotti Rist e Tom Sachs interpreteranno il lato positivo del rapporto uomo-tecnologia. Ad ogni opera d’arte sarà affiancato un exhibit scientifico che consentirà di conoscere e provare una tecnologia legata al tema dell’opera.
Per saperne di più: Arte e Scienza in Piazza
Orari d'apertura: Lunedì-Venerdì 9.00 - 13.00 15.00 - 19.00
Sabato e Domenica 10.00 - 19.00
Dal 3 AL 13 FEBBRAIO
Europeana: la cultura a portata di mouse
Esiste un progetto europeo che ha come finalità la digitalizzazione del patrimonio culturale e scientifico europeo in modo da poterlo rendere accessibile a tutti.
Europeana, è questo il suo nome, è costituito da oltre 14.6 milioni di oggetti digitali riguardanti immagini, dipinti, foto, testi, libri lettere, diari, documenti, musiche, trasmissioni radiofoniche e televisive, video, film, e molto altro ancora.
Alla realizzazione del progetto - finanziato dalla Commissione europea ed ospitato presso la Biblioteca nazionale olandese Koninklijke Bibliotheek – hanno contribuito circa 1500 istituzioni tra cui la British Library di Londra, il Louvre di Parigi, il Rijksmuseum di Amsterdam, che hanno messo a disposizione degli utenti le proprie risorse digitali come l'opera di Isaac Newton sulle leggi del moto, i disegni di Leonardo, gli oggetti che testimoniano la caduta del muro di Berlino.
Per l'Italia hanno partecipato:
- come partner : l' Istituto per i beni artistici, culturali e naturali - Regione Emilia-Romagna; l'Istituto e il Museo di Storia della Scienza, la fondazione Federico Zeri;
- come fornitori di contenuti: l'Istituto e il Museo di Storia della Scienza; CulturaItalia; la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; il Museo Galileo; Cinecittà Luce S.p.A.; la Fondazione Federico Zeri.
Per saperne di più: www.europeana.eu
Per saperne di più: "La fine del mondo. Istruzioni per l'uso"
dal 20 al 23 gennaio 2011
Roma - Auditorium Parco della Musica
All'Auditorium Parco della Musica di Roma, dal 20 al 23 gennaio 2011
Festival delle Scienze 2011 - Fine del mondo? No, grazie
Un appuntamento da non mancare, questo del Festival delle Scienze 2011. Perché nella sesta edizione che prende il via a Roma il 20 gennaio e si protrae fino al 23, viene trattato un tema che sta a cuore a tutti: la fine del mondo.
Un viaggio attraverso suggestioni, profezie, filosofia, etica e psicologia, medicina e fisica senza dimenticare la musica, la letteratura, la storia, il cinema e tanto altro ancora. Scienziati, letterati, storici a livello nazionale ed internazionale si danno appuntamento all'Auditorium Parco della Musica per confrontarsi, dibattere, sfatare miti, suscitare interrogativi, fare proposte e offrire soluzioni.
Un calendario denso di appuntamenti che iniziano giovedì 20 gennaio, alle 19 con la lectio magistralis Blus della fine del mondo, dello scrittore inglese Ian McEwan.
Nei giorni successivi, tra l'altro, ci si interroga su La fine del mondo nella storia del pensiero con il professore di Filosofia alla Ucla di Los Angeles Remo Bodei; si dialoga su Scienza ed etica dell’estinzione umana con il filosofo canadese John Leslie, il fisico teorico australiano Brandon Carter e Massimiano Bucchi, membro del comitato scientifico internazionale Public Communication of Science and Technology; si discute sul rischio di essere risucchiati dai “buchi neri” con Gian Francesco Giudice, fisico teorico delle particelle elementari che lavora al Cern di Ginevra.
Ma si intraprende anche un viaggio ironico con Stefano Benni, guidati dalla domanda: che cosa mettere in salvo su un’astronave in partenza per gli spazi siderali, nell'imminenza dell'estinzione della razza umana?
Semplice: il meglio della sua storia. E in questa storia del mondo ci sono due scienziati pazzi, un dicitore, un pianoforte, e uno schermo dove appaiono quadri famosi e inattese sorprese. Dai graffiti paleolitici a Leonardo, dai mostri di Bosch a Velasquez, dalla sfida di Van Gogh a Twombly, passando per Walt Disney, le ninfee, Bacon. Parole degli artisti e altre parole, scritte e reinventate. Il sorriso e il grido in letteratura, in musica e in pittura.
Il Festival viene seguito da Radio3 Scienza, che dà voce ai suoi protagonisti con collegamenti quotidiani con i seguenti orari: giovedì e venerdì ore 11.00-11.30; sabato e domenica ore 10.50-11.20.
dal 20 al 23 gennaio 2011
Roma - Auditorium Parco della Musica
Telefono: 0680241281
Le foto di Stephanie Gengotti sono bellissime: aspetto che vengano a Roma per avere la opportunità di vedelre tutte.
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