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Società


Per San Valentino regala un fiore più giusto

Secondo una recente indagine le rose rosse sono i fiori più acquistati a San Valentino: i 15 milioni di rose vendute costituiscono oltre il 60 per cento del totale dei fiori che circa 7 milioni di italiani regalano ogni anno. Ma non tutti sanno che la rosa acquistata molto probabilmente è importata.

Infatti sono oltre 30 mila tonnellate – per un valore di circa 150 milioni di euro – i fiori che arrivano nel nostro Paese dal Kenya, dall'Ecuador, dalla Colombia, dall'Etiopia dopo essere passati per l’Olanda (dati Ismea 2008).

I Diritti negati

 

Nella maggior parte delle piantagioni del Sud del Mondo, per aumentare la produzione delle piante e far fronte alle loro malattie più comuni, vengono utilizzati pesticidi e fertilizzanti chimici altamente pericolosi per la salute dei braccianti, che li somministrano senza avere alcuna consapevolezza del rischio a cui vanno incontro. Oltre a questo, anche i diritti basilari dei lavoratori vengono spesso violati: paghe troppo basse, orari di lavoro massacranti, scarsa sicurezza, straordinari obbligatori e non riconosciuti, nessuna tutela sindacale sono solo alcuni dei problemi più frequenti. In condizioni simili si trovano anche molti dei braccianti impiegati nelle serre italiane, sia italiani che migranti provenienti soprattutto da Marocco, Algeria e Bangladesh.

Che cosa possiamo fare

Acquistare fiori certificati è il primo e semplice passo che ognuno di noi può fare per contribuire ad alimentare un mercato dei fiori più giusto. Sia la certificazione Fairtrade delle rose provenienti dal Kenya sia quella “Fiore giusto” dei ranuncoli italiani, garantiscono che questi prodotti provengono da piantagioni in cui sono rispettati i diritti dei lavoratori e le norme ambientali.

Chi sono “Fiore Giusto” e "Fairtrade"

Fiore Giusto è un’associazione nata nel 2007 per iniziativa della cooperativa di commercio equo Bottega Solidale. Oggi Fiore Giusto è il primo disciplinare italiano per la certificazione sociale e ambientale, che ha tra i propri capisaldi l’applicazione del Codice internazionale di condotta per piante e fiori recisi.

Ecco i dieci capitoli oggetto di indicazioni del disciplinare: libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, equità di trattamento, livello retributivo, orario di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, pesticidi e sostanze chimiche, sicurezza nell’impiego, protezione dell’ambiente, lavoro minorile e divieto di lavoro forzato

I prodotti contraddistinti dal marchio Fairtrade (tra cui i fiori) sono controllati in tutto il processo e seguono i criteri del commercio equo e solidale:prefinanziamento alla produzione, non sfruttamento dei lavoratori, contratti di acquisto duraturi, prezzi stabili.


Dove trovare i fiori certificati 
Roma - PangeaNienteTroppo - tel 06 44290815 www.commercioequo.org
Bologna - Ex Aequo - tel 051 233588  www.exaequo.bo.it
Genova- La bottega solidale - tel 010 265828  www.bottegasolidale.it
Milano - Chico Mendes - tel. 0254107745  www.chicomendes.it
Torino - Mondo nuovo - tel. 011 437191  www.mondo-nuovo.it


Natale... solidale  

Mostre d'artigianato peruviano


Scegliere un regalo diverso si può: ceramiche, terrecotte, oggetti scolpiti nel legno e nella pietra, il tutto realizzato nei colori caratteristici della tradizione artigianale delle Ande peruviane.
Da Grosseto a Palermo, passando per Perugia, Gubbio, Terni, Alatri, Latina e Capurso in provincia di Bari, sono molte le città italiane, da nord a sud, che ospitano le Mostre d'artigianato peruviano solidale di Apurimac; Roma, con tre appuntamenti, si conferma “la capitale della solidarietà”.
Forte del sostegno di oltre 60 gruppi di volontari, Apurimac è una organizzazione non governativa che realizza progetti di sviluppo sociale e umano nei Paesi dell'America Latina e dell'Africa. 
L'associazione è presente dal 1992 a sostegno della popolazione di Apurimac, la regione più povera del Perù, per la quale sono stati realizzati oltre 200 progetti di sviluppo per aiutare la popolazione locale.





A Rimini prove di “Vita Buona”

Nel 2007 sono stati “Cercatori di armonia e di bellezza”, nel 2008 hanno mostrato “La forza degli anni”. Prima ancora hanno gettato “Un ponte tra le generazioni”, raccontato la famiglia sostanziale, fatto un patto tra le generazioni… Sono gli over50 dell’associazione 50&Più, che da oltre trent’anni si occupa di anziani, dei loro problemi ma, soprattutto, delle loro potenzialità inespresse, valore aggiunto della nostra società. 

Quest’anno hanno arricchito la loro esperienza testimoniando il desiderio di cambiare, di trasformare la propria vita e quella degli altri in una “vita buona”. E lo hanno fatto a Rimini, dal 14 al 18 ottobre, durante la Settimana Gold Age – Incontro di generazioni, dal titolo appunto La vita buona. Una manifestazione alla quale hanno partecipato oltre duemila soci provenienti da ogni parte d’Italia che, mescolandosi ai riminesi, hanno affollato il Palacongressi nella cui struttura si è svolto l’evento.

Convegni, tavole rotonde, incontri, dibattiti ma anche attività ricreative, lezioni per migliorare il benessere fisico e psichico, escursioni, spettacoli musicali hanno “affollato” le giornate dei cinquanta e più i quali hanno confermato che la loro è un’età d’oro da rendere sempre più proficua.

Non a caso lo slogan della manifestazione è stato “Ripartire da noi, per cambiare la realtà” .

(Per saperne di più www.goldageonline.it)


Alcuni dei momenti della manifestazione che si è tenuta a Rimini. (Foto Stephanie Gengotti)






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