"Non chiederti soltanto cosa può fare il tuo Paese per te ma cosa puoi fare tu per il tuo Paese" J.F.Kennedy      "I have a dream..." Martin Luther King      "Il modo migliore per realizzare i propri sogni è svegliarsi" Paul Valèry

"Ritroviamo" Atlantide

Atlantide Ritrovata: una goccia nell'oceano... 

ma se non ci fosse, all'oceano mancherebbe

 

«Possedevano ricchezze così ingenti come mai prima d'ora ve ne furono in alcuna dominazione di re e come è improbabile che potranno esservene in futuro, e disponevano di tutto ciò di cui potevano aver bisogno, sia nelle città sia nelle campagne. (...) L'isola forniva alle arti tutto il materiale onde abbisognavano; nutriva un gran numero di animali domestici e di bestie selvagge (...) dava pastura agli animali degli stagni, dei laghi e dei fiumi, a quelli delle montagne e dei piani... Produceva e manteneva tutti i profumi che la terra produce oggi in diverse contrade e cioè radici, erbe, piante, succhi scorrenti dai fiori o dai frutti».

E' così che Platone, all'interno di due suoi Dialoghi (il Timeo e il Crizia), ci descrive Atlantide, il continente che, secondo la leggenda, sconvolto da un cataclisma scomparve inghiottito da quel mare che da esso prende il nome.
Per migliaia di anni si è andati alla ricerca dei resti di quella rigogliosa terra, si sono esposte teorie, avanzate ipotesi, ma a tutt'oggi non sappiamo con certezza se Atlantide sia realmente esistita; quel che sappiamo con altrettanta sicurezza è che noi, gli uomini del futuro, stiamo vivendo un presente che dei fasti di Atlantide poco ricorda.  

La società odierna, diventata sempre più inaffidabile e travolgente come un fiume in piena, offre solo qualche appiglio, che spesso non ha la resistenza sufficiente a sostenere un salvataggio. Oggi gran parte di noi si dibatte in un disagio amplificato, un'ansia paralizzante, una paura sottile del domani. Il mutamento de
i valori e dei principi etici, l'individualismo unito all'egoismo, la competizione a scapito della solidarietà, la supremazia del profitto sulla moralità, stanno spingendo le persone verso un progressivo impoverimento dei comportamenti con il conseguente degrado sociale e morale che è, ormai, sotto gli occhi di tutti.
Eppure, mentre da un lato c'è l'insidiosa tentazione ad uniformarsi a quella parte della comunità che si assesta
nei gradini più bassi della scala valoriale, credendo di poter avere un'esistenza più facile, dall'altro si fa largo, in modo sempre meno sotterraneo, l'esigenza di tornare a vivere un'esistenza che si attesti sui valori e i principi fondanti il genere umano.
Il desiderio di mutare rotta è palpabile, così come la voglia di guardare oltre e ritessere tutti quei rapporti che appaiono sfilacciati e logorati dal tempo.

Sono molte le persone che hanno intrapreso questa strada, e lo stanno facendo in maniera silenziosa, operosa, attenta, ma con costanza. Lo fanno ogni giorno nel proprio posto di lavoro, all'interno della famiglia, nel rapporto con gli altri, famigliari e non. Esiste un mondo che parla senza gridare, nel quale l'essere è più importante dell'apparire, dove la solidarietà ha la supremazia sull'egoismo, e la giustizia, il lavoro, la convivenza civile non sono solo parole di circostanza. Nella nostra quotidianità non esiste solo la malasanità ma anche una sanità che funziona, non c’è soltanto furbizia, incompetenza, pressappochismo ma anche correttezza, professionalità, rigore. In Italia come nel resto del mondo.
Ed è questo l' universo al quale noi vorremmo dare voce.
Questo blog è nato proprio dal desiderio di condividere le belle esperienze di vita, suggerire idee, esporre progetti, segnalare iniziative di chi “tira la carretta” senza clamore, lontano dai riflettori. Vogliamo farci portatori del vivere civile, diffusori di benessere, fucina di creatività, tessitori di una rete in grado di abbracciare ed unire tutte le “buone pratiche” che si realizzano nel mondo, anche nell'angolo più remoto.
Vorremmo che Atlantide venisse ritrovata: è il nostro Paese, è l'intero pianeta.
Disse J. F. Kennedy: «Non chiederti soltanto cosa può fare il tuo Paese per te ma cosa puoi fare tu per il tuo Paese».
Questo è il momento del fare. 

                                                                   Giovanna Vecchiotti

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